LA STORIA

A Verbicaro, sulle colline della Riviera dei cedri, accarezzato dal profumo del mare, nasce il nostro vino e la sua preziosa storia. Verbicaro è in epoca romana Aprustum Vergae per poi diventare coi normanni, Vervicarium o Berbicaro derivato dalla città bizantina Berbekarius ovvero paese di pastore. Nei secoli è feudo dei Cavalcanti. Il vino di Verbicaro è già famoso ai tempi dei Greci e dei Romani e lo decantano Plinio e Strabone. In epoca più tarda viene denominato Chiarello e la fama della sua bontà arriva persino a Papa Paolo III che ne diventa un amatore, attraverso Sante Lancerio, il suo bottigliere. Alla metà del secolo il Barrio scrive nel suo "De antiquitate et situ Calabriae" che "nel territorio di Cirella nasce un vino di mirabile qualità che a Roma è molto apprezzato".

Il Vino di Verbicaro, anche per la sua secolare storia, ottiene la denominazione di origine controllata “DOC” nel 1995 (Riconoscimento DOC e disciplinare di produzione: D.M.21/10/95 - G.U. n. 272/1995). Nemmeno tre anni più tardi,      nel '98, nasce la Verbicaro Viti e Vini S.r.l., istituita per promuovere, valorizzare e commercializzare il vino Verbicaro Doc.

CANTINA

Nella nostra cantina, costruita ai piedi del paese, vengono raccolti, trasformati ed affinati i frutti preziosi provenienti dai vigneti di nostra proprietà. Considerata una vera e propria trasposizione moderna dell’antico “catuvo”, è organizzata ottimizzando le tecniche e le tecnologie più avanzate per raggiungere la più alta qualità dei prodotti, senza mai tralasciare le tradizioni, la storia e la cultura dei territori verbicaresi.

VIGNETI

Le nostre produzioni sono ottenute dai vigneti dell’area D.O.P. Terre di Cosenza sottozona Verbicaro, che comprende i comuni di Verbicaro, Orsomarso, Santa Maria del Cedro, Grisolia e Santa Domenica Talao. I territori, siti nella provincia di Cosenza, ricadono in parte all’intero del Parco Nazionale del Pollino – Calabria. In terre scoscese piene di sole e colme delle fragranze del mare, crescono i nostri vitigni. Piante autoctone che vivono in un microclima temperato influenzato dal Mar Tirreno e dalla catena Appenninica. Lavorazione e raccolta avvengono da sempre con metodi tradizionali, con bassa redditività per unità di superficie. Magliocco, Guarnaccia, Greco, Malvasia e Moscato sono i nomi degli aromi di questa terra aspra e forte, coltivata con amore e passione.